sabato 21 novembre 2009

Angelo d'Orsi: 1989. Del come la storia è cambiata, ma in peggio, Ponte alle Grazie, Firenze 2009


Note di Copertina

Doveva esser pace: è stata guerra, un proliferare di guerre atroci e pretestuose. Doveva sorgere la giustizia: si è accresciuto il potere politico ed economico di un'oligarchia globale, si è diffuso un individualismo feroce, sordo al dolore e alle legittime aspirazioni degli altri. Doveva espandersi il benessere: si è estesa la fame e, anche da noi, la povertà. Doveva rafforzarsi la democrazia: è stata svuotata e affossata dalle menzogne dei politici, dal restringimento dei diritti, dal silenzio complice di intellettuali asserviti.

In queste pagine Angelo d'Orsi ripercorre con rigore e acutezza tutti gli aspetti di questa molteplice disfatta, individuando nelle «neoguerre», le guerre di «esportazione democratica» degli USA e dei suoi alleati, il carattere principale del ventennio postsocialista; racconta come proprio la vittoria dell'Occidente «libero» abbia contribuito alla barbarie del ventennio successivo; spiega come le speranze nel futuro che quei berlinesi, scavalcando il Muro la notte del 9 novembre 1989, infusero in tutti noi, siano state, tutte, tradite a morte.

UN BRANO
"Tutti ricordiamo con emozione quelle scene di gioiosa intraprendenza popolare, specie dei giovani, che dalle due parti della città — ossia da due nazioni allora diverse e nemiche, la Repubblica «Federale» e la Repubblica «Democratica» — con le mani nude, o con improvvisati strumenti di scasso, aprirono una breccia nella parete di cemento armato che li separava, e quella breccia divenne presto una voragine, finché nell'arco di qualche giorno del Muro non rimasero che falsi frammenti venduti sul mercato antiquario politico. E perché, dunque, quella indimenticabile fotografia di un evento epocale può evocare la guerra permanente, la disinformazione, l'ingiustizia che il mondo attuale vive? Come la gioia dei berlinesi, ricuperata l'unita della città, dopo una pluridecennale separazione assurda e crudele, e, contemporaneamente, liberatisi da un regime oppressivo e perlopiù inefficiente come quello dell'Est, può essere all'origine di tanta nuova barbarie? Che nesso ci può essere tra Berlino e Abu Ghraib? Quale filo corre dal novembre 1989 al gennaio 1991 (Golfo), al maggio 1999 (Balcani), al settembre 2001 (Torri Gemelle e a seguire Afghanistan), al marzo 2003 (Iraq)...?"

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